Domande nel primo triennio di attività. Contributi sino a 20.000 euro.
Contributo a fondo perduto per spese connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività di uno studio associato o di una società tra professionisti.
Beneficiari
- Studi associati e società, diverse dalle società tra professionisti (STP), composti esclusivamente da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti tipologie:
- professionisti ordinistici regolarmente iscritti a ordini o collegi professionali ai sensi dell’articolo 2229 del Codice civile;
- professionisti non ordinistici, titolari di forme di assicurazione per la responsabilità civile per danni arrecati nell’esercizio dell’attività professionale, iscritti ad una associazione professionale inserita, ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate), nell’ elenco delle associazioni professionali che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi, pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico nel proprio sito internet;
- professionisti non ordinistici, iscritti ad un’associazione inserita nel Registro delle associazioni di cui all’articolo 4 della legge regionale n. 13/2004;
- Società tra professionisti (STP) costituite ai sensi dell’articolo 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183, regolarmente iscritte al registro delle imprese e presso l’ordine o il collegio professionale di appartenenza, secondo quanto disposto dal decreto del Ministro della Giustizia 8 febbraio 2013, n. 34 (Regolamento in materia di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico, ai sensi dell’articolo 10, comma 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183).
Requisiti
- Aver iniziato l’attività professionale da non più di tre anni decorrenti dalla data di apertura della partita iva dello studio associato o della società
- Sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia
- Svolgimento esclusivamente di un’attività libera e professionale
Sono esclusi gli studi associati e le società che hanno tra i componenti almeno uno dei seguenti soggetti:
- lavoratori dipendenti a tempo indeterminato
- titolari di pensione di vecchiaia o di anzianità erogata dall’I.N.P.S. o da altre casse pubbliche o private
- collaboratori di impresa familiare
- artigiani
- commercianti
- coltivatori diretti
- titolari di impresa individuale
- amministratori di società di persone o di capitali, diverse da quelle per cui si richiede il contributo
Sono escluse dal beneficio le società di fatto.
I requisiti devono essere posseduti dal beneficiario per l’intera durata del periodo contributivo, che inizia dalla data di presentazione della domanda e si conclude il giorno in cui il beneficiario presenta la rendicontazione della spesa sostenuta.
Spese ammissibili
Sono ammesse a contributo esclusivamente le domande che prevedono un piano di spesa ammissibile non inferiore a 3.000,00 euro.
Sono ammesse a contributo le spese strettamente connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività professionale, sostenute entro la scadenza del triennio.
Possono riguardare spese da sostenere e/o spese sostenute nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda
Voci di spesa ammissibile a contributo:
- attrezzature tecnologiche finalizzate all’impianto e allo svolgimento dell’attività, comprese le relative spese per l’installazione
- arredi
- beni strumentali, macchine d’ufficio, attrezzature, anche informatiche
- software
- realizzazione o revisione di un sito internet
- spese per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata e suo mantenimento
- sistemi di sicurezza per contrastare atti criminosi, quali impianti di allarme, blindature, porte e rafforzamento serrature, telecamere antirapina e sistemi antifurto, casseforti, nonché interventi similari; tali spese non possono essere effettuate per l’abitazione principale
- costi di iscrizione per partecipazione a fiere, manifestazioni, eventi e congressi in ambito nazionale e internazionale afferenti al settore di appartenenza
- abbonamenti a pubblicazioni specializzate e a banche dati
- acquisto di testi
- materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali
- adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività professionale
- adeguamento o ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale. Rientrano le spese sostenute per opere edili, per realizzazione o adeguamento di impiantistica generale e relative spese di progettazione, direzione e collaudo, nei limiti massimi fissati ai sensi del decreto del Presidente della Regione 20 dicembre 2005, n. 453 (legge regionale 31 maggio 2002, n.14 articolo 56, comma 2. Determinazione aliquote spese di progettazione, generale e di collaudo). Il limite massimo di spesa è pari a 10.000,00 euro e l’immobile oggetto dell’intervento deve essere di proprietà del beneficiario o nella disponibilità dello stesso mediante adeguato titolo almeno fino al termine di scadenza del vincolo di destinazione dei beni;
- locazione dei locali adibiti all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale, nel limite massimo di spesa pari a 10.000,00 euro e per il periodo massimo finanziabile di dodici mesi
- premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, rilasciate nell’interesse del professionista beneficiario da banche o istituti assicurativi, nel limite di spesa massima pari a 2.000,00 euro
- oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia, nel limite di spesa massima pari a euro 1.000,00
Le spese ammissibili sono al netto dell’IVA
Sono ammissibili le spese al lordo dell’IVA, qualora l’imposta sia indetraibile e rappresenti un costo riconoscibile.
Agevolazione
L’ammontare del contributo è pari al 50% delle spese ammesse.
- contributo minimo: 1.500,00 euro
- contributo massimo: 20.000,00 euro
Non vengono concessi contributi per domande che prevedono piani di spesa ammissibile inferiori a 3.000,00 euro.
L’importo del contributo complessivamente concesso al medesimo beneficiario nell’arco del triennio non può superare il limite massimo di euro 20.000,00.
Presentazione domande
Esclusivamente in modalità telematica.
La domanda può essere presentata per due volte nell’arco del triennio, fino al raggiungimento del limite massimo di contributo pari a euro 20.000,00.
Il triennio decorre dalla data di rilascio del certificato di attribuzione del numero di partita I.V.A. da parte dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente.
Non sono finanziabili le domande presentate successivamente alla scadenza del termine del triennio di attività, tranne nel caso in cui la domanda sia riferita esclusivamente a spese sostenute nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda ed effettuate nel triennio. Solamente in questo caso la domanda di contributo può essere presentata entro sessanta giorni decorrenti dalla data di scadenza del triennio.